tag:blogger.com,1999:blog-75421028657974199462024-03-19T12:42:04.011+01:00Shoot KitchenDiario di un fotografo di foodAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/10822101073408447637noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-7542102865797419946.post-70206359816530744662013-03-28T11:00:00.000+01:002013-03-28T11:00:09.609+01:00Shoot Kitchen cambia casa, oggi nasce shootkitchen.it<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNFtmwHCSxL9AoBkF3unoy27L8V7Cdo8_4DmKMtAVtbbdq3w8E2AsghG6jNZmJoNavB4dT_cydvQ0qtPxnolZWRa7iSK2kALycLNmk5xYdgj0DhFVYhsAXdwzfhFEcvj0vWbg4s7Kih5U/s1600/Shoot+Kitchen+Logo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="100" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNFtmwHCSxL9AoBkF3unoy27L8V7Cdo8_4DmKMtAVtbbdq3w8E2AsghG6jNZmJoNavB4dT_cydvQ0qtPxnolZWRa7iSK2kALycLNmk5xYdgj0DhFVYhsAXdwzfhFEcvj0vWbg4s7Kih5U/s400/Shoot+Kitchen+Logo.jpg" width="400" /></span></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Come vi ho anticipato ieri e nei giorni scorsi, il blog si trasferisce; nasce oggi, infatti, <a href="http://www.shootkitchen.it/">shootkitchen.it</a>.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Le motivazioni che mi hanno spinto a questo cambiamento, le spiego in questo <a href="http://www.shootkitchen.it/e-nato-shootkitchen-it/"> articolo</a>.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Questo spazio rimarrà aperto ancora un po' ma non verrà più aggiornato e verso la fine di aprile verrà chiuso definitivamente.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ringrazio tutti quelli che in questi tre mesi mi hanno seguito e tutti quelli che mi hanno contattato, facendo in modo che prendessi ancora più a cuore questo progetto.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Grazie davvero e, mi raccomando, vi aspetto tutti su <a href="http://www.shootkitchen.it/">shootkitchen.it</a>.</span><br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/10822101073408447637noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7542102865797419946.post-90999604635971632012013-03-21T15:45:00.004+01:002013-03-21T15:45:41.164+01:00Fotografare il cibo: l'attrezzatura - Seconda Parte<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7gxqQBzMHzWzhyphenhyphenOkRCbG-PQwA7XYOLn-LnL0q4XLHBn1dKqyInC29vLUZ_m43EdaJIhEGqiKFEvqzFd3BrWTgId45-pudqdzCbT_9gqIEunX6ZH7bhZN_A7DId3U2FeRngCjzs4bQuJc/s1600/food-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7gxqQBzMHzWzhyphenhyphenOkRCbG-PQwA7XYOLn-LnL0q4XLHBn1dKqyInC29vLUZ_m43EdaJIhEGqiKFEvqzFd3BrWTgId45-pudqdzCbT_9gqIEunX6ZH7bhZN_A7DId3U2FeRngCjzs4bQuJc/s400/food-1.jpg" width="400" /></a><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Eccoci al secondo appuntamento riguardante l’attrezzatura di un fotografo di food. Nella </span><a href="http://shootkitchen.blogspot.it/2013/02/fotografare-il-cibo-lattrezzatura-prima.html" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> prima parte</a> <span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">abbiamo parlato della macchina fotografica e delle ottiche che, pur rappresentando le basi da cui partire, da sole non bastano per scattare</span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> immagini professionali ai vostri piatti</b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> (per la sfortuna del vostro conto corrente).</span><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Avremo bisogno, quando non possiamo/vogliamo utilizzare la <a href="http://shootkitchen.blogspot.it/2013/01/fotografare-il-cibo-luce-naturale.html"> luce naturale</a>, di luci artificiali, <a href="http://shootkitchen.blogspot.it/2013/01/fotografare-il-cibo-la-luce-artificiale.html#more"> continue </a> o <a href="http://shootkitchen.blogspot.it/2013/02/fotografare-il-cibo-la-luce-artificiale.html"> flash</a>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Se non sapete di cosa sto parlando o volete semplicemente una rinfrescata vi rimando ai link di cui sopra.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Oltre alle luci avremo bisogno di <b>accessori per modulare la luce stessa.</b> <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">In line di massima ci occorreranno:</span><br />
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">-</span><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 7pt;"> </span><a href="http://www.elinchrom.com/product/Rotalux-Softbox-100x100.html" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>softbox</b></a><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">. Ne esistono di diverse dimensioni e servono a diffondere la luce, cioè a renderla meno dura, con conseguente <i>“ammorbidimento”</i> delle ombre; esiste una soluzione <i>low cost</i>, l’utilizzo di <b>comune</b> <b>carta forno</b>, dovrete solo ingegnarvi a tenerla su;</span><br />
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">-</span><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><b> p</b></span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">annelli</b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">riflettenti e assorbenti</b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">, in questo caso non vi faccio spendere niente o quasi: comprate dei </span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">pannelli di polistirolo</b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> in un qualsiasi negozio di bricolage, pitturate un lato con vernice nera (oppure incollate un cartoncino nero); in questo modo potrete utilizzare la parte bianca per riflettere la luce sul soggetto da fotografare e la parte nera per assorbire la luce che non volete vada a cadere sul soggetto stesso;</span><br />
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">-</span><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 7pt;"> </span><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">stativi. Ci serviranno per tener su le luci, siano esse flash o continue, i pannelli e qualsiasi cosa ci servirà per modulare la luce, quindi anche carta forno e simili.</span><br />
<a name='more'></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Un altro accessorio </span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">fondamentale </b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">è il </span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">treppiedi </b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">o (giusto per non ripetersi) stativo o, più volgarmente, cavalletto. È importante perché ci permette di comporre in tutta calma la nostra inquadratura e “fermarla”, infatti bloccando le frizioni della testa del nostro treppiedi saremo sicuri che non si muoverà (naturalmente se non si prendono quelli cinesi da venti euro) e avremo tutto il tempo per prendere l’esposizione e il fuoco con tranquillità.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Altra cosa importantissima che ci permette l’uso del treppiedi è di poter utilizzare anche ottiche non stabilizzate (importante soprattutto nell'uso di teleobiettivi) e, quindi, in genere, più economiche senza rischiare il mosso o il micromosso dovuto agli impercettibili movimenti del nostro corpo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ultimo, ma non per importanza, il cavalletto ci da la possibilità di <b>scattare in remoto</b> (cioè non spingendo direttamente il pulsante di scatto della nostra macchina fotografica ma utilizzando un <a href="http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_5D_Mark_II.aspx?faqtcmuri=tcm:80-607780&page=1&type=faq"> telecomando </a> o <b>direttamente il nostro computer</b> tramite un programma di sviluppo digitale come Adobe Lightroom o il software gratuito in dotazione con la macchina fotografica. Quest’ultima modalità di scatto è quella che prediligo (nonché la più utilizzata in tutte le tipologie di fotografia in studio) perché, oltre a non farci toccare direttamente la macchina al momento dello scatto (evitando quindi ogni movimento, anche impercettibile, della stessa) ci permette di<b> vedere immediatamente l’immagine</b> che abbiamo scattato sul monitor del nostro computer che, essendo più grande dell’ LCD della macchina fotografica e (si spera!) ben calibrato, ci restituirà un’immagine più fedele e verosimile. Qui impariamo subito un’altra lezione: <b>mai fidarsi dell’LCD della camera</b>, per quanto costosa e super accessoriata possa essere, il risultato a monitor sarà sempre diverso (e in peggio!) rispetto a quello che vediamo nel piccolo schermo della macchina fotografica.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Appurati i tanti vantaggi dell’uso del treppiedi, bisognerà affrontare la scelta (ahimè!) del modello da acquistare. Nell’acquisto del treppiedi dovremo valutare due cose: il <b>treppiedi vero e proprio</b> cioè la base con le tre gambe appunto e <b>la</b> <b>testa</b>, ovvero la parte che va avvitata in cima al treppiede su cui va montata la macchina fotografica. Questi due accessori possono essere acquistati anche singolarmente ma, ormai, in commercio ci sono dei <b>kit</b> più che validi che rendono la scelta più semplice.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Le cose principali da considerare nell’acquisto di un treppiedi sono altezza massima e minima da terra, la possibilità della colonna di spostarsi anche in orizzontale e il peso. Per fotografare in studio (o in cucina, come nel nostro caso J) il peso ci interessa relativamente; certo eviteremo di prendere un cavalletto da 10 Kg ma non avremo la necessita di spendere diverse centinaia di euro per uno in carbonio come chi, ad esempio, è solito fotografare le sue escursioni in montagna. Comunque queste sono cose che ognuno saprà valutare secondo le proprie esigenze.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Per quanto riguarda la testa ne esistono di diversi tipi, i principali sono:</span><br />
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">- <a href="http://www.manfrotto.it/testa-a-sfera-mini-con-frizione-nero"><b>testa a sfera</b></a>: adatta ad un utilizzo generico, garantisce velocità di esecuzione, facilità di movimento e si trovano modelli a prezzi contenuti. Non è però la scelta migliore per scatti in studio, in quanto poco precisa;</span><br />
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">- </span><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="http://www.manfrotto.it/nuova-testa-standard-3d-con-attacco-rapido/"><b>testa a tre movimenti</b></a>: ha tre frizioni (manopole) per controllare i tre movimenti sull’asse. E’ molto solida, abbastanza precisa e relativamente economica. E’ quella che vi consiglio tenendo conto del rapporto qualità-prezzo;</span><br />
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">- <a href="http://www.manfrotto.it/testa-pro-digitale-a-cremagliera/"><b>testa a cremagliera</b></a>: ricorda la testa a tre movimenti, ma è migliore (naturalmente costa anche di più), in quanto è molto più precisa, infatti permette mi fare regolazioni micrometriche su ogni asse. E’ la migliore per l’uso in studio e per fotografare soggetti statici, ma costa un bel po’.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Questi sono i principali tipi di testa, ce ne sono altri dedicati alla fotografia di avifauna, ma non ci interessano.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Naturalmente è fondamentale scegliere una testa dotata di <a href="http://www.manfrotto.it/adattatore-con-piastra-scorrevole-a-sgancio-rapido-577"> piastra a sgancio rapido</a>, in modo da poter montare e smontare la macchina con semplicità e rapidità. Il mio consiglio è di acquistare un kit tipo <a href="http://www.manfrotto.it/kit-treppiedi-055xprob-con-testa-804rc2"> questo</a>, che con una spesa non eccessiva (ma nemmeno troppo economica, sigh) vi permetterà di avere un treppiedi resistente e un'ottima testa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Per oggi mi fermo qui, ogni volta mi riprometto di scrivere articoli più brevi ma non ci riesco. Dovrò sicuramente migliorare in questo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Nella prossima puntata parleremo di tutti quegli accessori di cui un food photographer ha bisogno per allestire un set piacevole e poter praticare un po’ di sano <i>food styling</i>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Alla prossima!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<!--EndFragment-->Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/10822101073408447637noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7542102865797419946.post-62846761842330860712013-03-14T14:17:00.003+01:002013-03-15T10:47:18.345+01:00Food Videographer? Perché no?!<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ultimamente sono molto impegnato, ecco spiegata la mia latitanza sul blog. Sono così indaffarato che non trovo neppure il tempo di andare a fare la spesa; ieri, infatti, in dispensa non c'era granchè e cosa si fa in questi casi? Ovvio, la più classica e buona delle spaghettate: <b>aglio, olio e peperoncino.</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Dato che la preparazione è delle più semplici e che da un po' di tempo avevo in mente di <b>realizzare un video sul cibo</b>, ho colto la palla al balzo e l'ho fatto.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Naturalmente è un video senza pretese, realizzato nella cucina di casa mia che è molto buia (e purtroppo io ho solo flash! Mi toccherà comprare qualche luce continua.) in dieci minuti e montato in altrettanti.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">E' stato più un esperimento per vedere cosa ne sarebbe uscito e, magari, ampliare la mia offerta professionale anche in questa direzione.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Devo dire che il responso è stato positivo, mi sono divertito molto nella realizzazione e nella post-produzione e il risultato - tenendo conto delle difficili condizioni di ripresa e dell' (...a mancanza di) attrezzatura utilizzata - non mi mi è dispiaciuto, anche se la codifica di Vimeo, come al solito, lascia a desiderare.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Credo che la cosa - impegni permettendo - avrà un seguito e che anche in futuro mi diletterò nella realizzazione di <i><b>food-video</b> </i>(dopo aver comprato un paio di buone daylight però!).</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ora vi lascio al video e torno a lavorare che ho qualcosa come diecimila foto da sistemare entro Aprile.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Buona visione e alla prossima.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="281" mozallowfullscreen="" src="http://player.vimeo.com/video/61791808" webkitallowfullscreen="" width="500"></iframe> <br />
<a href="http://vimeo.com/61791808">I classici della cucina italiana: Spaghetti aglio, olio e peperoncino</a> from <a href="http://vimeo.com/user15024682">Andrea Di Castro</a> on <a href="http://vimeo.com/">Vimeo</a>.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/10822101073408447637noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7542102865797419946.post-49538197197500290552013-03-07T13:39:00.000+01:002013-03-08T12:07:55.892+01:00[Eating] Piceno Adventure<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0cYI6-TKsDr3ATVUQueuKAFw96O_kMowassBDB7FP88KAcyvKBk7rWOOLetYDfGX3-wAQjPMJvKSY-a7OZcUvdIMgV0ALNdE-i3229Gnk0SQ3a67Y4Psd7uvF7gqaDeOjscFLfFee-6I/s1600/eating+oltre+i+soliti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="137" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0cYI6-TKsDr3ATVUQueuKAFw96O_kMowassBDB7FP88KAcyvKBk7rWOOLetYDfGX3-wAQjPMJvKSY-a7OZcUvdIMgV0ALNdE-i3229Gnk0SQ3a67Y4Psd7uvF7gqaDeOjscFLfFee-6I/s400/eating+oltre+i+soliti.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Dopo qualche giorno dal mio rientro dall'<a href="http://www.eatingpiceno.it/"> Eating Piceno Tour</a>, di cui vi avevo parlato nell'<a href="http://shootkitchen.blogspot.it/2013/02/eating-picenodomani-si-parte.html">ultimo post</a>, eccomi qui a raccontarvi questa esperienza.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho aspettato un po' a scriverne perché dovevo ancora assimilare per bene le emozioni di questi sei giorni passati a mangiare (leggasi <i>scofanare</i>) e a <b>fotografare</b> piatti e prodotti del Piceno, durante i quali ho conosciuto persone nuove, appassionate e con cui si è instaurato un legame che trascende la singola esperienza di quei giorni.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono stati sei giorni intensi, che ci hanno visto correre da un angolo all'altro del Piceno per <b>vedere, conoscere, assaggiare, degustare e fotografare</b> e che ci hanno permesso di confrontarci con ristoratori e produttori del luogo sulle eccellenze eno-gastronomiche che queste terre hanno da offrire.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOr8fYLZ3eYUJAZDdxon8G73EGfEqARGlukN_LA3au9U6PL7E0wPrrSXZa3kOD1z6qWtx4EwBBWc0E_N5lpqDunZu81oxHmFZgKBygNlkLTGr6_iYLEf8Vau8nWOW5LyubO9jTbZoD4NY/s1600/foto+eating+sigi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOr8fYLZ3eYUJAZDdxon8G73EGfEqARGlukN_LA3au9U6PL7E0wPrrSXZa3kOD1z6qWtx4EwBBWc0E_N5lpqDunZu81oxHmFZgKBygNlkLTGr6_iYLEf8Vau8nWOW5LyubO9jTbZoD4NY/s400/foto+eating+sigi.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Non starò tanto a dilungarmi su quello che abbiamo visto o fatto nello specifico, per questo vi rimando ai siti dei blogger che hanno partecipato all'evento (i link li trovate in fondo), che senz'altro sapranno meglio di me condurvi nelle atmosfere che abbiamo vissuto e respirato in quest'avventura.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Io, dal canto mio, cercherò di raccontarvi la meraviglia di questa terra e dei suoi prodotti attraverso le tante foto che ho scattato e che mi aspettano nell'hard disk per essere sistemate (aaaarghhhh!!!).</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Colgo l'occasione per ringraziare l'organizzazione e i miei compagni di viaggio che vi presento:</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
<b>Food Blogger:</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
Fedora D'Orazio alias CranBerry <a href="http://www.cappuccinoecornetto.com/"> Cappuccino e Cornetto </a></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Cecilia Rosi <a href="http://www.frigorosa.com/"> Frigo Rosa </a></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Laura Ghezzi <a href="http://www.cucinareperpassione.it/"> Cucinare per passione </a></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Martina Toppi <a href="http://www.trattoriadamartina.com/"> Trattoria da Martina </a></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Marina Della Pasqua <a href="http://www.latartemaison.it/"> La tarte maison </a></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Alessandro Gerbino <a href="http://www.chezuppa.it/"> Che Zuppa! </a></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
<b>L'altra fotografa:</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
<a href="http://www.agnesegambini.it/">Agnese Gambini</a></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
<b>Videomaker:</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
<a href="https://vimeo.com/manuelesacchi">Manuele Sacchi</a></span><br />
<a href="http://vimeo.com/lelimane"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Giacomo Pecci</span></a><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="http://www.cloroclorocloro.com/">Luca Silvestri</a></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGv4i2nypLmYhCvg4UwBUxg2oDCaEG1gst95capzImxavig1gKxaUH5NXEFhQcA8CMxeGm9X23mN5V5E9WwAfndoWZEK0SVI_Ta2ia-iMsMEMsQiGkycjDkWZ3pPh4mH2N-yfWfTQNg9k/s1600/foto+gruppo+eating.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="492" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGv4i2nypLmYhCvg4UwBUxg2oDCaEG1gst95capzImxavig1gKxaUH5NXEFhQcA8CMxeGm9X23mN5V5E9WwAfndoWZEK0SVI_Ta2ia-iMsMEMsQiGkycjDkWZ3pPh4mH2N-yfWfTQNg9k/s640/foto+gruppo+eating.jpg" width="640" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
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<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXCJ7-6YMcijGKoirU5B1xi864C3kKudqhQWK8I6Lj3XWi1ZzyMr7T8y-70oUVHCFSBfr_pNS4vTWXWLMYJVUfyqHp68l_UPzpVMDg9BZQw467Ygabhi_CTvpXgEDfkQZXIo4EK6j-R4U/s1600/eating-piceno.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXCJ7-6YMcijGKoirU5B1xi864C3kKudqhQWK8I6Lj3XWi1ZzyMr7T8y-70oUVHCFSBfr_pNS4vTWXWLMYJVUfyqHp68l_UPzpVMDg9BZQw467Ygabhi_CTvpXgEDfkQZXIo4EK6j-R4U/s200/eating-piceno.png" width="200" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;">Foto di gruppo finale</span></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Per essere aggiornati potete seguire il sito <a href="http://www.eatingpiceno.it/"> Eating Piceno</a> oppure la sua <a href="https://www.facebook.com/pages/Eating-Piceno/483569328374411?fref=ts"> Pagina Facebook</a>.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">N.B. Tutte le immagini di questo articolo provengono dalla <a href="https://www.facebook.com/pages/Eating-Piceno/483569328374411?fref=ts">Pagina Facebook</a> di Eating Piceno.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/10822101073408447637noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7542102865797419946.post-6314078192033290612013-02-25T21:56:00.001+01:002013-02-25T21:56:09.330+01:00Eating Piceno...domani si parte<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVio9qBWVB8rAtjOvGU_52FDhseaonNFrpSwGFjSMdEWTkcsEgF9K7WKVGoJEqoYsi-3KSC_kDPV-LcJLjOGMjEjT-TKlgcuFkRrg_wKG3tmgeFNhu1x9xXBAXJI4zEGZGE4UmK510ExI/s1600/eating-piceno.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="257" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVio9qBWVB8rAtjOvGU_52FDhseaonNFrpSwGFjSMdEWTkcsEgF9K7WKVGoJEqoYsi-3KSC_kDPV-LcJLjOGMjEjT-TKlgcuFkRrg_wKG3tmgeFNhu1x9xXBAXJI4zEGZGE4UmK510ExI/s320/eating-piceno.png" width="320" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Domani si parte alla volta delle Marche, per fotografare
<a href="http://www.eatingpiceno.it/"> Eating Piceno</a>, un tour di cinque giorni in cui un team selezionato composto da food blogger, fotografi e videomaker, sarà chiamato a documentare quanto lo splendido territorio marchigiano ha da offrire sul piano enogastronomico (e non solo!).</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Io e gli altri ragazzi/e selezionati saremo guidati alla scoperta dei prodotti e delle tipicità del Piceno che avremo la fortuna di sperimentare per poi raccontare a tutti voi.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il tour inizierà mercoledì 27 febbraio per concludersi domenica 3 marzo. Ogni giornata sarà dedicata ad una zona del Piceno e si concluderà con una cena a tema. A proposito, le cene sono aperte al pubblico, per cui se siete di queste parti date un occhiata al <a href="http://www.eatingpiceno.it/cene-eating/">programma</a> e prenotate, ne vale la pena!</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Domani, invece, a precedere il tour ci sarà il <a href="http://www.eatingpiceno.it/marche-food-camp/">Marche Food Camp</a>, una giornata di approfondimento su tutti quei temi riguardanti il binomio food-nuove tecnologie, durante la quale interverranno affermati addetti ai lavori che daranno vita ad un interessantissimo confronto sulle diverse tematiche riguardanti il cibo e tutto ciò che ruota intorno ad esso. </span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0nSdCcvqbtD49890p07BFEm72gXqo3Gil_VfbYZKnnUAjIktGFzi1Zpq2SK05hRVxeIRorKJx8N9HwriS3vWMBuuBCihVUJ3pALZC801On5-kjHCpu7QmgbGuzM76WYmX9ojhQrE9G2s/s1600/Food+camp.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0nSdCcvqbtD49890p07BFEm72gXqo3Gil_VfbYZKnnUAjIktGFzi1Zpq2SK05hRVxeIRorKJx8N9HwriS3vWMBuuBCihVUJ3pALZC801On5-kjHCpu7QmgbGuzM76WYmX9ojhQrE9G2s/s640/Food+camp.jpg" width="412" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Ora scappo a preparare l'attrezzatura e la valigia, al mio ritorno farò un dettagliato resoconto dell'esperienza e, soprattutto, vi darò in pasto un bel po' di scatti.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/10822101073408447637noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7542102865797419946.post-31601849851555319602013-02-18T17:14:00.000+01:002013-03-18T18:31:46.552+01:00Fotografare il cibo: l'attrezzatura - Prima Parte<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_bX00F8ia58moqq__bKtDDws-_O9sVu2rL-lF-T1_v6Ux94C1PjzuMKQu3JeO1j2XBZsGp112yVMBhdRNOBATptK0pyzKaP3jcrrd5njdG0lHXI-NyV0ddVakibac6tjYcF72YkiW7BI/s1600/img-5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_bX00F8ia58moqq__bKtDDws-_O9sVu2rL-lF-T1_v6Ux94C1PjzuMKQu3JeO1j2XBZsGp112yVMBhdRNOBATptK0pyzKaP3jcrrd5njdG0lHXI-NyV0ddVakibac6tjYcF72YkiW7BI/s400/img-5.jpg" width="400" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Dopo aver analizzato i <a href="http://shootkitchen.blogspot.it/2013/01/fotografare-il-cibo-la-luce-artificiale.html"> diversi tipi di luce </a> utilizzabili in fotografia, oggi vi parlerò dell'attrezzatura di base che un fotografo di food si trova ad utilizzare quotidianamente.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Premetto che quello che vi dirò è frutto della mia personale esperienza di fotografo e, quindi, può non essere considerato universale.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Iniziamo allora. Quali sono, dunque, le attrezzature che non dovrebbero mancare ad un buon food photographer?</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">1) Innanzitutto, <b>la fotocamera. </b>Questa era facile. Come avevo già scritto in un altro post, è importante (per me indispensabile), scegliere una fotocamera che permetta di scattare in RAW, cioè in un formato "grezzo" non compresso che contiene al suo interno tutte le informazioni dell'immagine scattata; questo ci permetterà di poter fare gli opportuni aggiustamenti in post-produzione, come impostare il corretto bilanciamento del bianco, sistemare l'esposizione, la saturazione dei colori e così via, senza perdita di qualità.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Oltre a questo, è <b>fondamentale</b> che la fotocamera offra la possibilità di scattare in modalità <b>manuale, </b>cioè che ci permetta di scegliere manualmente tutti i parametri di scatto: iso, apertura del diaframma e velocità di scatto. Dobbiamo avere il completo controllo sullo scatto per riuscire ad ottenere il risultato che cerchiamo, altrimenti non è possibile.</span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Anche se oggi esistono in commercio fotocamere compatte - più o meno economiche - che permettono di scattare in RAW e in manuale, consiglio a chi può di fare un investimento e di acquistare una reflex, che vi darà la possibilità di cambiare le ottiche, oltre ad una migliore qualità e ergonomia.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">2) <b>Le ottiche</b>, cioè gli obiettivi da montare sulla vostra macchina fotografica. In commercio ne esistono un'infinità, sia di marchi proprietari (Canon, Nikon, Pentax, ecc.) che di terze parti (Sigma, Tokina, Tamron, ecc).</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Le caratteristiche da considerare nell'acquisto di un obiettivo fotografico sono più d'una:</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- <b>la lunghezza focale,</b> ovvero, sintetizzando, la distanza espressa in mm tra il centro della lente e il piano focale (cioè il piano in cui il soggetto è a fuoco) con il fuoco all'infinito.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Le ottiche possono essere <b>fisse </b>o <b>zoom</b>. Le prime sono caratterizzate da una sola lunghezza focale, ad esempio 28mm, 35mm, 100mm, mentre le seconde permettono di variare da una lunghezza focale ad un'altra sfruttando tutte quelle che ci sono nel mezzo (ad esempio un 24/70 ci permetterà di scattare a tutte le lunghezze focali tra 24mm e 70mm).</span><br />
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Gli obiettivi fissi sono </span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">qualitativamente migliori,</b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> dovendo coprire una sola focale, hanno uno schema costruttivo più semplice, che permette alla luce di colpire il sensore senza fare troppi giri; gli zoom invece presentano al loro interno un maggior numero di lenti con schemi più complessi e una costruzione meno precisa rispetto ad un fisso di pari categoria, per cui la qualità risulta essere inferiore (anche se c'è da dire che negli ultimi anni la qualità delle ottiche zoom è molto aumentata). Di contro, però, gli zoom risultano essere </span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">più comodi:</b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> se usciamo per una sessione fotografica e ci portiamo in borsa un 24/105, abbiamo un ottica con cui potremo scattare quasi di tutto, mentre utilizzando solo fissi dovremmo portarne almeno 3 e cambiare all'occorrenza.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Se questo può essere un problema per un fotoreporter o un fotografo matrimonialista, non lo è per noi che scattiamo in studio, in casa , in cucina e che realizziamo scatti studiati e senza fretta. Per cui io consiglio sempre di puntare <b>su buone ottiche fisse</b> (che, tra l'altro a parità di qualità e luminosità risultano essere più economiche a causa della maggiore semplicità costruttiva) accompagnate nel tempo da <b>un paio di ottimi zoom.</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Dalla lunghezza focale dipende anche l'angolo di campo dell'obiettivo, cioè l'estensione angolare che riesce a coprire.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Le lenti si dividono in <b>tre tipologie:</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"> - <b>lenti grandangolari: </b>come suggerisce il nome, sono lenti che coprono un <b>ampio angolo di campo,</b> solitamente dai <b>60° fino anche ai 180</b>° (fisheye). Solitamente tutti gli obiettivi con focale inferiore ai 50 mm sono da considerarsi grandangoli. Più l'angolo di campo è ampio e, di conseguenza, la lunghezza focale minore, più i soggetti fotografati risulteranno piccoli e distanti. Sono caratterizzati, in genere, da una grande profondità di campo. Queste lenti sono adatte a paesaggi e a riprese d'insieme, non a ritratti o still life, perché provocano delle alterazioni prospettiche che tendono al alterare le forme e le linee. Se si prova a scattare un primo piano con un 24 mm, infatti, il nostro soggetto risulterà deformato e molto più grande di quanto non sia in realtà.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">I grandangoli, dunque, non sono obiettivi molto utilizzati nella food photography; infatti, dovendo fotografare soggetti piccoli non abbiamo bisogno di un angolo di campo particolarmente ampio, spesso avremo bisogno di una ridotta profondità di campo e, soprattutto, non vogliamo che i nostri spaghetti sembrino usciti da un film di Robert Weine.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Nonostante ciò, un buon grandangolo deve comunque esserci nello zaino di un fotografo di food (e di ogni fotografo!) perché diventa utilissimo quando si è chiamati a fotografare in location (ristoranti, hotel, ecc) e si devono fotografare grandi cucine, banchetti e sale da pranzo.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">E poi un fotografo, anche se specializzato, rimane un fotografo e, dunque, deve essere pronto ed attrezzato per ogni eventualità;</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>- lenti normali: </b>sono quelle che hanno un<b> angolo di campo simile a quello dell'occhio umano</b>, generalmente intorno ai <b>45°</b>. La lunghezza focale di un obiettivo normale è di 50mm su pellicola 35mm e su sensore full-frame (sui sensori <i>croppati</i> come l'APS-C o l'APS-H, bisogna moltiplicare per il fattore di crop: ad esempio un 35mm su sensore APS-C equivale ad un 56mm - 35 x 1,6 - su full-frame, per cui può considerarsi un normale, mentre un 50mm sullo stesso sensore risulterà più lungo, un 80mm).</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Io per le mie foto di food, utilizzo spesso il 50mm su full-frame che trovo splendido per set ambientati, tavole imbandite e scatti di preparazioni in cucina. Inoltre il 50mm è solitamente un obiettivo molto luminoso, ideale per scatti con profondità di campo ridotta e ne esistono in commercio con rapporto qualità-prezzo eccellente (il Canon 50mm f/1.8 si trova in rete nuovo a meno di 100 €);</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>- teleobiettivi: </b>sono i miei preferiti, quelli che utilizzo di più. Sono lenti con focale superiore ai 70mm (per cui un 50mm montato su sensore ridotto è già un teleobiettivo corto), hanno un angolo di campo che si riduce con l'aumentare della focale e gli oggetti ripresi risultano conseguentemente più grandi e vicini. Hanno la caratteristica di avere una profondità di campo ridotta, infatti più la focale è lunga e minore sarà la profondità di campo</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Queste lenti sono fantastiche per fotografare il cibo, perché offrono la possibilità di <i>entrare</i> nel piatto che stiamo fotografando, di isolare le zone della pietanza che riteniamo più importanti, sfocando con facilità il resto o escludendolo del tutto dall'inquadratura. Solitamente, per questo tipo di scatti, utilizzo un 70-200mm e un 100mm <b>macro</b>. I macro sono obiettivi che permettono di riprodurre il soggetto fotografato <b>in scala 1:1</b> o superiore, cioè di riprodurlo nelle sue dimensioni reali o addirittura più grandi. Inoltre ha una<b> distanza minima di messa a fuoco molto bassa</b>, per cui possiamo avvicinarci di molto al soggetto mettendolo perfettamente a fuoco; in questo modo si possono mostrare efficacemente dettagli dei nostri piatti che altrimenti non sarebbe possibile catturare. Le lenti marco ci vengono in soccorso anche quando non abbiamo molto spazio a disposizione e siamo costretti a scattare in spazi ristretti (a questo proposito aggiungo che le cucine dei ristoranti italiani non sono tutte come quelle che si vedono nei programmi televisivi, la maggior parte sono davvero piccole e anguste).</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Oltre all'angolo di campo, l'altro fattore di cui tenere conto nell'acquisto di un obiettivo è la sua <b>luminosità</b>, cioè la sua <b>massima apertura di diaframma</b>, indicata con <i>f. </i>Più il valore <i>f </i>è basso, più l'obiettivo sarà luminoso. Naturalmente la luminosità non sarà mai un problema in fotografia, per cui è sempre meglio acquistare un obiettivo luminoso, con apertura massima di almeno 2.8. Questo ci aiuterà a ridurre la profondità di campo, infatti più il diaframma è aperto, meno profondità di campo avremo nella nostra immagine (di contro, più il diaframma è chiuso maggiore sarà la profondità di campo e quindi più porzione d'immagine a fuoco).</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Le ottiche luminose hanno un solo problema: <b>il prezzo</b>. Infatti è difficile trovare buone lenti f/2.8, f/1.8, f/1.4, f/1.2 a prezzi non esorbitanti. Il mio consiglio, pertanto, è quello di iniziare a scattare con l'ottica in kit, magari affiancata dal 50mm, capire che tipo di fotografie si fanno, quale focale è quella che si utilizza di più e poi investire su una buona ottica alla volta.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Nel prossimo post andremo avanti con la panoramica dell'attrezzatura di base di un fotografo di food, parlando di stativi, luci e accessori vari.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Come sempre, se avete dubbi o curiosità lasciate un commento. Se l'articolo vi è stato utile condividetelo e premiatelo con un <i><a href="https://www.facebook.com/AndreaDiCastroPhotographer">mi piace</a>. </i>:)</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Alla prossima.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/10822101073408447637noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7542102865797419946.post-15360891104323610832013-02-07T20:24:00.003+01:002013-03-18T18:33:06.805+01:00Fotografare il cibo: la luce artificiale - Parte Seconda<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYlRx12jsBjMlkhci_9a3K4hNTYGsGNQ2vImzF2ruguN1A9TKho1xrtfo5DRsL0lsoOZ3UqkCAeL4qBq-qz5Sdvm71uFIfYK3BU42MvHSNbPzHsyj8e-YtbyYMi23dX0Lwy-Od7mate8A/s1600/food6.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYlRx12jsBjMlkhci_9a3K4hNTYGsGNQ2vImzF2ruguN1A9TKho1xrtfo5DRsL0lsoOZ3UqkCAeL4qBq-qz5Sdvm71uFIfYK3BU42MvHSNbPzHsyj8e-YtbyYMi23dX0Lwy-Od7mate8A/s400/food6.jpg" width="266" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Nell'<a href="http://shootkitchen.blogspot.it/2013/01/fotografare-il-cibo-la-luce-artificiale.html">ultimo post</a> ho iniziato a parlare dell'uso della luce artificiale in fotografia e più in particolare nella fotografia dei cibi che è la cosa che più ci interessa. Mentre nella prima parte mi sono concentrato sulla luce continua, oggi vi parlerò della <b>luce flash </b>e del suo utilizzo nella food photography. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La luce flash è, personalmente, quella che preferisco e che utilizzo maggiormente per scattare le mie foto.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La luce flash è una luce che ha una temperatura colore di ca. 5500°K e, a differenza della luce continua, entra in gioco solo al momento dello scatto per una piccolissima frazione di secondo. Da ciò risulta subito evidente che scattare con la luce flash può essere più complicato rispetto all'utilizzo di una fonte di luce continua, soprattutto per chi è alle prime armi. Questo perché, prima di scattare la foto, la luce che andrà ad illuminare la scena è spenta, per cui <span style="font-weight: bold;">invisibile</span><i style="font-weight: bold;"> </i>all'esposimetro interno alla macchina fotografica. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Per ovviare al problema si hanno due soluzioni: </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">-<b> la più economica:</b> visto che uno dei vantaggi dello scattare in digitale è l'assenza dei costi di pellicola e sviluppo, si possono fare delle prove finché non si ottiene il risultato desiderato. Con il tempo si acquisirà maggiore confidenza con il sistema e diverrà tutto più semplice;</span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- <b>la più dispendiosa, </b>ma secondo me la <b>migliore: </b>l'utilizzo di un <b>esposimetro esterno, </b>come </span><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="http://www.sekonic.it/esposimetro-digitalmaster">questo</a>. Questo strumento ci permetterà di misurare con precisione la luce, sia diretta che riflessa, aiutandoci nelle impostazioni di tempi e diaframma.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Esistono 3 principali tipologie di luce flash (in verità sono di più, ma qui vedremo le principali e le più utilizzate):</span><br />
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>- flash pop-up: </b>tutti lo conosciamo e lo abbiamo utilizzato almeno una volta, non è altro che il flash</span><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> integrato sulla maggior parte di corpi macchina reflex e non solo. Sebbene questo tipo di flash possa essere utile in determinate situazioni fotografiche, come ad esempio il ritratto, per schiarire le ombre troppo marcate, per fotografare il cibo e per lo still life in generale non è adatto perché, essendo montato sulla macchina, produce una luce che arriva dal davanti del soggetto, appiattendo o annullando tutte le ombre; inoltre non è una luce orientabile per cui per spostare la luce dovremo spostare la macchina e, di conseguenza, l'intera inquadratura cambierà;</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>- flash a slitta</b>, o dedicati: anche <a href="http://www.canon.it/For_Home/Product_Finder/Cameras/speedlite_flash/speedlite_580ex_II/">questi</a> di sicuro li avete visti più di una volta, sono quelli che utilizzano molti fotografi di matrimonio e fotoreporter. Solitamente sono alimentati da comunissime batterie stilo e possono essere montati sul contatto caldo della slitta porta accessori della reflex. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ne esistono di diversi tipi, marche e prezzi. Possono essere manuali o E-TTL (acronimo dell'espressione inglese <i>Evaluative</i></span><span style="background-color: white; border: 0px; line-height: 19px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><i>Through The Lens, </i>"valutativo attraverso l'obiettivo"); questi ultimi hanno un meccanismo che permette al flash di captare la luce a disposizione attraverso l'obiettivo appunto e di regolare le impostazioni di conseguenza, in completa autonomia.</span></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Io consiglio l'acquisto di un dispositivo manuale perché, oltre ad essere decisamente più economico, permette di comprendere e imparare <b>veramente </b>ad utilizzare la luce flash e rende più facile e graduale un eventuale passaggio a luci da studio professionali che di automatico hanno ben poco.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">I flash a slitta, oltre ad essere <b>più potenti dei flash integrati</b> hanno anche un altro vantaggio, possono infatti essere <b>utilizzati anche a distanza</b>, staccati cioè dal corpo macchina, utilizzando i </span><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="http://www.pocketwizard.com/products/transmitter_receiver/minitt1-canon/">trigger </a>, cioè dei dispositivi che trasmettono e ricevono dei segnali radio, permettendo di comunicare a distanza con la macchina fotografica. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Naturalmente è necessario anche acquistare uno stativo che ci permetta di posizionare il flash dove desideriamo.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">In questo modo si possono utilizzare anche più flash contemporaneamente, cosa che da un lato complicherà il nostro schema di luci, rendendo dunque tutto meno semplice ma, dall'altro, contribuirà alla realizzazione di uno scatto migliore. Consiglio comunque a tutti coloro che si avvicinano al mondo dei flash per la prima volta di cominciare con un solo punto luce, in modo da non fare confusione e di iniziare a capire bene il meccanismo prima di aumentare (questo non vale solo per i flash, ma si può allargare a tutte le tipologie di luce);</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>- flash da studio</b>, come <a href="http://www.elinchrom.com/product/Style-RX-1200.html#content"> questo</a>. Questa è l'illuminazione che utilizzo personalmente per la maggior parte dei miei scatti. Possono essere di diversa potenza, alimentate da <i>battery pack</i> portatili, da accumulatori elettrici esterni oppure possono avere tutto integrato: lampada, accumulatore interno e comandi; quest'ultima tipologia di flash è detta <b>monotorcia </b>e rappresenta la scelta migliore e più economica per chi voglia approcciarsi a questa tipologia di illuminazione. Presentano molti vantaggi:</span><br />
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">- possono essere <b>molto potenti</b>;</span><br />
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">- <b>consumano relativamente poco</b> per la luce che producono, dato che hanno accumulatori di energia che viene rilasciata solo al momento dello scatto;</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- sono dotati di <b>luci pilota</b>, cioè di luci che restano accese quando la macchina non scatta e che si spengono automaticamente al momento del lampo del flash. Solitamente sono luci alogene e possono essere più o meno potenti. Le luci pilota non sono utili al fine dell'esposizione perché non sono le luci che illumineranno la scena al momento dello scatto, ma ci daranno un grande aiuto nel capire dove cade la luce, che tipo di ombre abbiamo, dove mettere un pannello riflettente, ecc.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- esistono in commercio <b>infiniti accessori</b> utili per la modificazione della luce, come bank, griglie, ecc. (assicuratevi al momento dell'acquisto che i flash che acquistate abbiano un'attacco compatibile a quello delle principali marche).</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Di contro sono molto costosi (anche se esistono dei kit <i>entry-level </i>di buona qualità a prezzi non impossibili) e molto ingombranti.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Come ho già detto ne esistono di diversa potenza; per fotografare il cibo, potrebbe bastare, per iniziare un kit composto da due torce da 400 W e qualche modificatore, ma questo lo vedremo nei prossimi articoli.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">L'acquisto di flash da studio li consiglio solo a chi ha già dimestichezza nell'uso dei flash, altrimenti è preferibile iniziare con un flash a slitta di buona potenza con qualche accessorio e studiarlo per bene prima di fare l'investimento.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Un'altra cosa importante da considerare nell'acquisto di qualsiasi tipo di flash è il suo </span><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Numero_guida">numero guida</a>, ovvero il numero che determina la potenza del lampo di luce, più alto è il numero guida più la luce arriverà lontano.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">So che finora abbiamo parlato tanto di tecnica e tecnicismi e poco di cibo e di come fotografarlo, ma ritengo necessario, prima di approfondire l'argomento, che le nozioni base siano ben chiare, altrimenti il rischio è di non comprendere i passi successivi.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La prima parte dell'articolo la trovate </span><a href="http://shootkitchen.blogspot.it/2013/01/fotografare-il-cibo-la-luce-artificiale.html"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">qui.</span></a><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Se avete delle richieste, curiosità, dubbi o perplessità, lasciate pure un commento.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Alla prossima.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/10822101073408447637noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7542102865797419946.post-28747439928922769262013-01-31T16:50:00.001+01:002013-03-18T18:33:46.975+01:00Fotografare il cibo: la luce artificiale - Parte Prima<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha3c-O0e7TqWhOkTXkYIWptOZOZXHuu1ATGsDVDVq6V2X3E7q1jIxFv2reDLXQxHjn8DlQMI5edI2iJj597kk33HeazzdWrXCMqYmMubHageUtK2SzNMWbSipMOSXADrEV9T_jw8cWJ7Q/s1600/FoodPhoto-12.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha3c-O0e7TqWhOkTXkYIWptOZOZXHuu1ATGsDVDVq6V2X3E7q1jIxFv2reDLXQxHjn8DlQMI5edI2iJj597kk33HeazzdWrXCMqYmMubHageUtK2SzNMWbSipMOSXADrEV9T_jw8cWJ7Q/s400/FoodPhoto-12.jpg" width="400" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Dopo aver <a href="http://shootkitchen.blogspot.it/2013/01/fotografare-il-cibo-luce-naturale.html"> parlato della luce naturale</a> (discorso che prossimamente riprenderò, affrontando anche la questione di come utilizzarla praticamente per fotografare il cibo), oggi vi parlerò della luce artificiale in fotografia.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Per luce artificiale si intendono, naturalmente, tutte le fonti di luce non presenti in natura e, quindi, non derivanti dal sole, a partire dalla classica lampadina del lampadario di casa fino ad arrivare al costosissimo flash dal 2000 Watt/s.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Esistono due grandi categorie di illuminazione artificiale fotografica, che a loro volta si dividono in sottogruppi interni: <b>la luce continua </b>e<b> la luce flash.</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La luce continua non è altro che una fonte di luce che, una volta accesa, rimane tale e quindi operativa fino al momento in cui non viene spenta, la lampadina del lampadario di casa di cui parlavo prima, infatti, né un ottimo esempio.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ora, sperando che non vogliate utilizzare la suddetta lampadina per immortalare le vostre creazioni gastronomiche, andiamo ad analizzare <b>quali sono i vantaggi derivanti dall'utilizzo della luce continua.</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Innanzitutto, questo tipo di luce<b> è di più facile utilizzo </b>rispetto ai sistemi flash per chi è alle prime armi e non ha molta esperienza con sistemi di illuminazione da studio, perché il fotografo e l'esposimetro interno alla macchina fotografica, <b>vedono effettivamente quello che verrà scattato</b>, cosa che non succede invece con i flash, neanche in presenza di luce pilota. Le ombre, i chiaroscuri, i riflessi, ecc, possono, dunque, essere gestiti e modificati con semplicità, senza l'utilizzo di esposimetro esterno e senza troppi problemi. Ciò non significa che sia la scelta adatta solo ai neofiti o che sia la miglior scelta in assoluto, tutto dipende dall'attitudine, dal metodo di lavoro e dalla <i>soggettività</i> del fotografo. Molti fotografi professionisti e foto amatori evoluti hanno scelto questo tipo di attrezzatura, abbandonando i flash, altri hanno compiuto il percorso inverso. </span><br />
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Vediamo ora quali sono i diversi sistemi di illuminazione continua utilizzati in fotografia.</span></b><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">LAMPADE ALOGENE O AL TUNGSTENO:</span></b><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La tipologia di <b>luce continua più economica</b> è proprio quella generata dalle <b>lampadine al tungsteno e da quelle alogene. </b>Si possono infatti acquistare dei kit, non pensati né destinati alla fotografia(un motivo ci sarà!), già completi di stativo per meno di venti euro nei più comuni negozi di bricolage e fai da te. Queste luci sono, però, <b>assolutamente inadatte a fotografare il cibo,</b> (a fotografare qualunque cosa!)<b> </b>per diversi motivi:</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- <b>consumano tanta energia</b>, per cui il vantaggio economico si assottiglia;</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- <b>scaldano TANTO</b>, ma veramente tanto. Per cui rovinerebbero molto velocemente l'aspetto dei vostri piatti, rendendoli brutti e poco invitanti. Per non parlare dell'impossibilità di scattare soggetti come gelati, semifreddi, crudità, creme montate e simili. Inoltre bisogna stare attenti agli accessori utilizzati: pannelli riflettenti, sfondi di carta e altri materiali infiammabili potrebbero facilmente prendere fuoco. Letteralmente;</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- <b>hanno una temperatura colore molto bassa</b> (ca. 2700°K le luci al tungsteno, ca. 3000°K le alogene), per cui produrranno una luce molto calda, tra l'arancione e il rosso, e per utilizzarle bisogna assolutamente bilanciare il bianco o al momento dello scatto o in post-produzione (questo è il problema minore, anzi un non-problema perché impareremo a <b>bilanciare sempre il bianco a prescindere</b> dalla fonte di luce utilizzata);</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- <b>difficoltà di utilizzare diffusori</b>, modificatori e altri accessori fondamentali;</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- sono luci che, non essendo pensate per la fotografia, <b>non sono molto potenti</b>; quindi, per poter scattare a bassi ISO e con tempi relativamente veloci, bisogna avere a disposizione tanti Watt, per cui si rischia di far saltare la corrente di casa, oltre a vanificare il risparmio a tutto vantaggio di Enel & Co.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Per cui mi sento di <b>sconsigliare fortemente l'uso di quest'illuminazione </b>per i vostri set.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><b>LAMPADE AL NEON CLASSICHE:</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Anche queste sono luci economiche, ma che difficilmente trovano uso in fotografia perché:</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- sono <b>poco potenti</b>;</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- presentano evidenti problemi di <b>sfarfallio</b>; </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- temperatura colore difficilmente equilibrabile.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Per tutte queste ragioni ritengo <b>inutile prenderla in considerazione.</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></b>
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">LAMPADE FLUORESCENTI DAYLIGHT:</span></b><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Più interessanti </b>risultano essere invece le luci fluorescenti daylight di ultima generazione pensate appositamente per la fotografia, come <a href="http://www.lupo.it/ita/fotografia/illuminatori/quadrilight.php"> questa</a>.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Queste lampade, benché non proprio economiche (ma lo imparerete, fotografia difficilmente fa rima con economia e risparmio), presentano non pochi vantaggi per chi desidera fotografare le proprie creazioni culinarie, con risultati professionali:</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- hanno la <b>praticità </b>che abbiamo visto essere comune all'utilizzo della luce continua;</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- consentono un <b>controllo</b> totale del set;</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- <b>non scaldano;</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- hanno una temperatura colore in linea con la luce del sole (ca. 5500° K) che è la stessa delle luci flash, per cui <b>possono essere utilizzate </b>(con attenzione)<b> in contemporanea a lampade flash;</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- e<b>sistono in commercio diffusori, modificatori e altri accessori utili per il controllo della luce;</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- sono <b>utilizzabili</b> con ottimi risultati <b>anche nel video</b>.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Non solo vantaggi ma, come in tutte le cose, <b>ci sono anche svantaggi</b>:</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- come avrete notato non sono proprio tascabili per cui occupano molto spazio sia da montate che una volta riposte nelle custodie;</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- <b>non sempre la temperatura colore riportata dalla casa madre corrisponde a realtà</b>, soprattutto per le marche più economiche e meno conosciute, per cui bisogna fare attenzione al momento dell'acquisto, magari provandole prima;</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- pur essendo energicamente più valide rispetto alle alogene, <b>per ottenere una buona potenza ne servono diverse, </b>anche se, nel nostro caso, dovendo fotografare piatti e cibi, quindi soggetti di piccole dimensioni, non è un grande problema.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">- se è vero che esistono modificatori e accessori per il controllo della luce, è altrettanto vero che sono meno orientabili e modificabili rispetto alle lampade flash.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Queste, dunque, le caratteristiche della luce continua nella fotografia di food (ma più in generale, nella fotografia), <b>nella <a href="http://shootkitchen.blogspot.it/2013/02/fotografare-il-cibo-la-luce-artificiale.html"> seconda parte </a>dedicata alla luce artificiale vi parlerò della luce flash,</b> delle varie tipologie in commercio e del loro utilizzo nella food photography, in modo da permettervi di compiere una scelta oculata e adatta alle vostre esigenze.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/10822101073408447637noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7542102865797419946.post-81457554744399995712013-01-28T17:08:00.002+01:002013-03-18T18:34:28.271+01:00Fotografare il cibo: la luce naturale<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxjVgnuQmzt4Vv7f0ZdV5iFrdimASWZew1ntiE92IhkFINmVcp7jYVJkVPCY2YcctjfYXs8hOgiQHLQ2rqh6P-yu2ZBEOkJds-q9u12nIC6dZ-VsaFgJgRLlNZ16YVnJ_GPsI4NAQavdg/s1600/FoodPhoto-4.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxjVgnuQmzt4Vv7f0ZdV5iFrdimASWZew1ntiE92IhkFINmVcp7jYVJkVPCY2YcctjfYXs8hOgiQHLQ2rqh6P-yu2ZBEOkJds-q9u12nIC6dZ-VsaFgJgRLlNZ16YVnJ_GPsI4NAQavdg/s400/FoodPhoto-4.jpg" width="330" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Dopo aver spiegato brevemente <a href="http://www.blogger.com/http://shootkitchen.blogspot.it/2013/01/introduzione-alla-food-photography.html//shootkitchen.blogspot.it/2013/01/introduzione-alla-food-photography.html"> cosa sia la food photography</a> e le sue difficoltà, oggi inizierò ad approfondire più da vicino il lavoro di un fotografo di food e i mezzi che utilizza quotidianamente, concentrandomi in particolare sulla <b>luce.</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Infatti, prima di parlare di corpi macchina, obiettivi e accessori, credo sia utile soffermarsi su quello che ritengo <b>l'aspetto fondamentale di ogni tecnica fotografica</b>, la luce appunto. Tutti sappiamo (vero?) che <i>fotografare </i>significa <b><i>scrivere, </i></b><i style="font-weight: bold;">disegnare con la luce </i>(anche etimologicamente: il termine fotografia deriva dal greco <i style="background-color: white; line-height: 19.1875px;">phôs-luce </i><span style="background-color: white; line-height: 19.1875px;">e </span></span><span style="background-color: white; line-height: 19.1875px;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><i>graphè-disegnare, scrivere) </i>per cui è facile capire che è proprio la luce ad essere la grande protagonista del processo fotografico. Fin qui, nulla di nuovo. </span></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="line-height: 19.1875px;">Nel fotografare il cibo, questo è doppiamente vero. Infatti, affinché l'immagine di una pietanza risulti appetitosa, <b>la prima cosa di cui dobbiamo preoccuparci è la luce.</b> Più della preparazione del piatto, più della composizione, più dell'ottica da utilizzare (non che queste cose non siano importanti, ma la foto di un piatto preparato alla perfezione da uno chef stellato, con l'inquadratura migliore possibile, con l'ottica più adatta, dal fotografo più bravo dell'universo, scattata però con una luce di <i>cacca</i> risulterà<b> </b>comunque <b>brutta e poco invitante</b> agli occhi di chi guarda, questo è poco ma sicuro).</span></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="http://shootkitchen.blogspot.it/2013/01/introduzione-alla-food-photography.html">Nell'ultimo post</a> avevo accennato che esistono varie tipologia di luce in fotografia, vediamo di capire quali.</span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La prima macro-distinzione che possiamo fare è quella tra <b>luce naturale </b>e <b>luce artificiale.</b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La prima è, come suggerisce il nome, la luce presente in natura senza l'intervento dell'uomo, ossia, più semplicemente, <b>la luce del sole; </b>la seconda, invece, è la luce prodotta dall'intervento dell'uomo, banalmente la luce della lampadina è una luce artificiale.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Ma qual è la luce migliore per fotografare il cibo? </b>Mi è capitato molto spesso di leggere -soprattutto sul web - che la luce migliore per fotografare il cibo sia quella naturale. È la verità? NI! Mi spiego meglio. La luce naturale è senza dubbio grandiosa, per fotografare il cibo e non solo ed inoltre, cosa non meno importante,<b> è gratis</b> e a disposizione di tutti.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma presenta anche degli svantaggi che non sono trascurabili, soprattutto per chi scatta per professione e non solo per diletto. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Innanzitutto, se è vero che la luce del sole è lì, pronta all'uso di chiunque, è altrettanto vero che <b>non è sempre disponibile</b>, ad esempio quando piove, nevica o è molto nuvoloso. Altra cosa importante è che la luce naturale <b>non è sempre uguale</b>, cambia a seconda delle giornate, dei momenti di una stessa giornata, spesso da un minuto all'atro. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Immaginate allora di dover fare degli scatti per una rivista, per un catalogo o per un sito web, che dovrete andare a scontornare in post-produzione, per cui dovranno essere immagini molto pulite, con ombre quasi impercettibili o del tutto assenti. Come muoversi in questo caso con la luce naturale? Come fare per ottenere scatti uguali, nonostante i cambiamenti incontrollabili della luce solare? Come posizionare i pannelli riflettenti? Come regolare l'esposizione tra uno scatto e l'altro? Certamente non è impossibile, ma molto molto dispendioso in termini di tempo e fatica. E il tempo di un fotografo dovrebbe essere prezioso, tutto il <i>workflow</i> dovrebbe puntare all'economia del tempo. Tanto più nella food photography nella quale, come abbiamo visto nell'ultimo articolo, è fondamentale <b>la velocità di esecuzione</b>, per evitare che il piatto deperisca e si rovini, perdendo tutta la sua fragranza e appetibilità.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Dunque è palese che la luce naturale, pur essendo un ottima fonte d'illuminazione fotografica sia per qualità che per quantità, non è <b>sempre </b>la scelta migliore per fotografare il cibo. Certo la si può usare, quando se ne ha la possibilità la si deve usare, ma purtroppo non sempre è possibile e non sempre conveniente.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">In questi casi, si deve ricorrere alla<b> luce artificiale</b>, di cui parleremo nel prossimo articolo.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Bye.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/10822101073408447637noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7542102865797419946.post-46363936478752878212013-01-23T18:28:00.003+01:002013-01-28T17:21:47.541+01:00Introduzione alla Food Photography<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2G6Au4tWhillHm2a43EJVqZrzKxO7gA59sLtMamBKdPyL-4NWYcPr4CenOxEOLiLqN1aCyr5Myb41wTzUCS7gegm1vbwJEP9PfSay6KhZ-Vhh1cyCoBSpXKs2DdL6lVnTVvFgKlTtVgI/s1600/food3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2G6Au4tWhillHm2a43EJVqZrzKxO7gA59sLtMamBKdPyL-4NWYcPr4CenOxEOLiLqN1aCyr5Myb41wTzUCS7gegm1vbwJEP9PfSay6KhZ-Vhh1cyCoBSpXKs2DdL6lVnTVvFgKlTtVgI/s400/food3.jpg" width="230" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Le immagini di cibo sono <b>ovunque</b>: giornali, riviste, cartelloni, televisione, cinema, web. Siamo letteralmente sommersi ogni giorno da immagini che ritraggono invitanti manicaretti, che solo a guardarli ci viene l'acquolina.</span><br />
<div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono immagini che all'apparenza possono sembrare fin troppo semplici; d'altronde, un piatto di pasta, un cornetto, un panino, che ci vorrà mai a fotografarli? Un sacco di tempo, pazienza, tecnica e precisione!</span></div>
<div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Infatti la Food Photography è da considerare, senza dubbio, tra <b>le specializzazioni più complicate della fotografia. </b></span></div>
<div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Questo perché alle difficoltà della fotografia <i>tout court</i>, se ne vanno ad aggiungere di specifiche. Il cibo, infatti, per quanto buono possa essere è altamente <b>deperibile. </b>Se prepariamo un bel piatto fumante di spaghetti per quanto tempo rimarrà tale? Poco, molto poco. Tanto più se lo mettiamo sotto a delle luci molto potenti, che velocizzeranno il processo di deperimento. Quindi tutte le decisioni - inquadratura, sfondo, regolazione delle luci, esposizione e quant'altro - vanno prese <b>prima</b> che il piatto sia pronto, in modo tale da preservarne l'aspetto invitante e la fragranza, le due cose più importanti che una buona fotografia di food deve riuscire a comunicare. </span></div>
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<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">C'è poi da dire che un piatto buono non è detto che sia anche necessariamente bello (e viceversa) e questo, se ragioniamo in ottica fotografica, è un grosso problema. Quando ci si trova su un set professionale spesso quello che si fotografa non si mangia, per cui il problema non si pone. Si utilizzano spesso prodotti non commestibili per migliorare l'aspetto delle pietanze; quello che su un set di moda un make-up artist farebbe su una modella, un food stylist lo fa su un piatto di carbonara o su una fetta di torta. In futuro avremo modo di parlare anche di questi aspetti della fotografia di food, ma ora preferisco concentrarmi sul fotografare cibi destinati ad essere mangiati dopo lo shooting, perché credo sia il caso della maggior parte delle persone che si avvicinano a questo tipo di fotografia. </span></div>
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<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Come fare, dunque, a scattare buone fotografie ai cibi che prepariamo con tanto amore e passione, senza che questi ne escano imbruttiti?</span></div>
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<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Innanzitutto, l'abbiamo già detto, bisogna <b>essere veloci</b>: bisogna preparare il piatto quando si è già scelta l'inquadratura, l'ottica da utilizzare, i tempi di scatto, l'apertura di diaframma e tutto il resto. Quindi prima di scattare il piatto vero e proprio, faremo delle prove con un piatto vuoto, un bicchiere, una bottiglia, qualsiasi cosa richiami dimensioni e colori della pietanza che andremo ad immortalare più avanti.</span></div>
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<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma oltre alla velocità ci sono altri fattori fondamentali per ottenere buoni scatti (nelle prossime settimane, li approfondirò tutti con post dedicati, questa vuole essere solo un'introduzione):</span></div>
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<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>-</b> <b>la luce:</b> senza dubbio il fattore più importante per ottenere foto appetitose. La luce può essere naturale o artificiale, calda o fredda, flash o continua. Qual è la migliore? Tutte o nessuna. La luce è luce. Punto. Se si sa usare ogni tipo di luce può essere adatta ad ottenere belle fotografie. E' anche vero che certe luci sono <b>più indicate di altre </b> per fotografare il cibo, ma molto dipende anche dal budget da mettere in gioco. Comunque ne parleremo nei prossimi post;</span></div>
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<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>- scattare in RAW:</b> anche questo è importantissimo: scattate sempre e soltanto in <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Raw_(fotografia)">RAW</a>. Questo vi permetterà di poter bilanciare il bianco e di fare tutte le correzioni necessarie in post-produzione con programmi come Adobe Lightroom, Aperture e altri dedicati allo sviluppo digitale;</span><br />
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<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>- l'attrezzatura:</b> la scelta dell'attrezzatura naturalmente dipende dal budget a disposizione. Nel post dedicato analizzeremo i criteri da tenere in conto nella scelta della propria macchina fotografica. Per adesso diciamo soltanto che è fondamentale che abbia la possibilità di scattare in RAW (non che senza RAW non si possano ottenere buoni risultati, i consigli che do sono rivolti a chi vuole approcciarsi alla food photography in maniera più professionale possibile); ma l'attrezzatura non è solo macchina fotografica: esposimetro, flash, neon, softbox, modificatori, pannelli, sono tutti acquisti che dovrete valutare se vorrete fare di questa passione un lavoro.</span><br />
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<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>- avere occhio: </b>questa è forse la cosa<b> più difficile.</b> Per scattare belle foto di food (ma non solo), bisogna avere gusto, bisogna saper comporre un'inquadratura, bisogna sapere dove mettere a fuoco, bisogna saper accostare i colori e così via. Il consiglio che posso darvi per migliorare in questo contesto è guardare più fotografie possibile, sulle riviste di settore, sui siti internet, ovunque. Guardando il lavoro degli altri si può solo migliorare e imparare, in quest'ottica vi consiglio il lavoro di fotografi come <a href="http://www.foodphotography.co.uk/">David Munns</a>, <a href="http://www.loumanna.com/">Lou Manna</a> o <a href="http://www.veronikastuder.com/">Veronica Studer</a>.</span><br />
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<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Nel prossimo post inizieremo a parlare più nel dettaglio del lavoro di un food photographer, proseguendo il percorso che ci porterà ad analizzare tutti gli aspetti di questa splendida professione.</span><br />
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<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Alla prossima.</span></div>
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